Cappello da baseball e snapback: cosa cambia?

Il cappello è un accessorio che ha attraverso diverse mode, mantenendo sempre un posto di rilievo nel look di molte persone. I modelli più utilizzati e apprezzati sono tanti e tra questi hanno guadagnato un’attenzione molto particolare il cappello da baseball e lo snapback. Ma quali sono le differenze tra questi due accessori? Sono varie le caratteristiche che si possono distinguere, sia per il design che mettono a disposizione che per la loro storia.

La cultura e lo stile del cappello da baseball e dello snapback

Il cappello da baseball e lo snapback sono due modelli di copricapo molto popolari, noti non solo per il loro stile casual e sportivo ma anche per la loro particolare predisposizione alla personalizzazione, che li rende ideali per esprimere la propria individualità o per promuovere marchi (non a caso questi modelli sono anche i più diffusi tra i cappellini usati come gadget nei contesti aziendali) e squadre sportive. Questa caratteristica, dunque, li ha resi accessori impattanti non solo nella moda quotidiana, ma anche nel marketing e nel merchandising.

Il cappello da baseball è associato principalmente al mondo sportivo ed è diventato un accessorio casual indossato da persone di tutte le età. Le squadre di baseball e i marchi sportivi spesso personalizzano questi cappelli con i loro loghi, rendendoli dei veri e propri articoli da collezione per i fan.

Lo snapback è un simbolo della cultura hip-hop ed è spesso decorato con loghi di brand di moda, con grafiche accattivanti e con colori molto vivaci. È un accessorio che comunica uno stile di vita alla moda e viene spesso indossato da influencer e da celebrità. Entrambi i cappelli mettono a disposizione una grande versatilità e possono essere abbinati a differenti outfit, ma il cappello da baseball è più comunemente visto in contesti casual, mentre lo snapback è associato di frequente a look più trendy.

L’origine e la storia dei due cappelli

Il cappello da baseball trae la sua origine negli Stati Uniti nella metà del XIX secolo. È stato creato inizialmente per proteggere gli occhi dei giocatori di baseball dal sole e nel tempo è diventato un simbolo dello sport e della cultura americana. Il design classico di questo cappello è quello di una visiera curva, di una corona a sei pannelli e di un cinturino regolabile.

Anche lo snapback è nato negli Stati Uniti. Ha raggiunto la popolarità negli anni ’90 grazie al mondo della cultura hip-hop e a quello dello skateboard. Il nome di questo accessorio deriva dalla chiusura regolabile a pressione sul retro del cappello (chiamata snap), che lo distingue dalle chiusure elastiche o da quelle in velcro. La visiera dello snapback è piatta e questo è diventato un tratto distintivo del modello.

Il design e le caratteristiche

Nel cappello da baseball la visiera solitamente è curva ed è pensata per offrire una protezione dai raggi solari e per migliorare la visibilità degli sportivi. La chiusura è spesso realizzata in velcro ed è regolabile, garantendo anche una vestibilità personalizzata. Il cappello da baseball ha una corona aderente alla testa e per questo l’aspetto che riesce a fornire è più sportivo.

Per quanto riguarda lo snapback, invece, la visiera è piatta e la chiusura solitamente è a scatto e realizzata in plastica. Anche in questo caso, la chiusura può essere regolata facilmente per adattarsi a diverse circonferenze della testa. Dal punto di vista della forma e della struttura di questo cappello, lo snapback tende ad avere una corona più rigida e più alta, che mantiene la sua forma anche quando non viene indossato. Il look che si riesce ad ottenere è sicuramente molto distintivo.

I materiali da costruzione

I cappelli da baseball solitamente sono realizzati in cotone, in poliestere oppure in una combinazione di entrambi i materiali. Alcuni modelli possono impiegare dei materiali specifici che offrono una maggiore traspirabilità e un’ottima resistenza all’acqua. Per questo diventano dei cappelli ideali per gli atleti.

Gli snapback sono spesso realizzati con materiali simili a quelli impiegati per i cappelli da baseball. Possono anche comprendere tessuti più rigidi, come la lana o delle miscele di acrilico, che riescono a mantenere rigida la struttura della corona. Naturalmente la scelta del materiale dei cappelli snapback può variare anche in base alla stagione, in modo da avere a disposizione degli accessori più leggeri per l’estate e dei tessuti più pesanti per l’inverno.

Il comfort e la vestibilità

La visiera curva e la struttura flessibile dei cappelli da baseball rendono questi accessori semplici e comodi da indossare anche per lunghi periodi. La vestibilità può essere adattata facilmente attraverso la chiusura regolabile. Inoltre, i materiali traspiranti aiutano a mantenere la testa fresca durante le attività sportive.

Anche se la corona rigida e la visiera piatta richiedono un po’ di tempo per abituarsi allo snapback, molte persone trovano che questo cappello offra una stabilità importante in termini di vestibilità. L’adattamento alle misure è facilitato dalla chiusura a scatto e questo garantisce che il cappello rimanga nella sua posizione anche durante i movimenti più veloci.

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